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90′s Legends – Edmundo Alves de Souza Neto (by Simone Clara)

Creato il 03 maggio 2013 da Simo785

 

90′s Legends – Edmundo Alves de Souza Neto (by Simone Clara)

Campione? Troppo eccessivo. Genio e sregolatezza? Troppo riduttivo. Alves de Souza Neto, più noto semplicemente come Edmundo, era per tutti ‘O Animal’ per via del suo carattere decisamente al di fuori dagli schemi. Ma in campo, quando voleva, era devastante. Seconda punta dal baricentro basso e dal dribbling ubriacante, ha dispensato classe tra Italia e Brasile  lasciando però spesso parlare di sè più per gli atteggiamenti fuori dal campo che per quelli nel rettangolo verde. Basti pensare che recentemente è stato condannato a quattro anni di reclusione per omicidio colposo in seguito ad un incidente datato 1995 nel quale persero la vita tre persone: lui ovviamente ha dichiarato di fare ricorso e di non presentarsi alla polizia. Tornando al campo, la carriera di Edmundo è comunque costellata di successi importanti, pur se in tono minore rispetto alle sue qualità tecniche. Nato a Niteroi il 2 Aprile del 1971, si mette in luce in Brasile tra il 1992 e il 1997 vincendo tutto a livello nazionale con le maglie di Palmeiras e Vasco da Gama (con il quale vince anche il titolo di capocannoniere del campionato paulista con 27 gol), e trionfando anche con la Selecao nella Copa America 1997 (39 presenze e 10 gol il suo bottino totale in verdeoro). Approda in Italia, a Firenze, nel Gennaio del 1998 per una cifra intorno ai 13 miliardi di lire beneficiando subito del gioco offensivo dell’allenatore viola Alberto Malesani che lo lascia libero di svariare in attacco e mostrando subito una grande intesa con i compagni di reparto Oliveira e Batistuta. Segna quattro gol ma fornisce assist deliziosi per i compagni contribuendo alla qualificazione alla Coppa Uefa. Nella stagione 1998-99, con l’approdo di Trapattoni sulla panchina gigliata, la Fiorentina è meno spettacolare ma lotta decisamente per il titolo dominando il girone di andata grazie ad una solida difesa e ad una spietata coppia gol formata appunto da O Animal e da Batistuta; tecnica sopraffina il primo, potenza devastante il secondo. Realizza otto reti, alcune di pregevolissima fattura ed infiamma il Franchi con numeri e giocate di alta scuola; correre dietro gli avversari e ripiegare in fase difensiva non lo entusiasmano più di tanto, ma palla al piede fa quel che vuole. Peccato però per i tifosi viola che Edmundo mette in mostra il suo carattere ribelle e di lì a poco, nonostante le difficoltà della squadra già orfana di Batistuta infortunato, decide di partire allegramente per il Carnevale di Rio nel Febbraio 1999 lasciando la Fiorentina orfana dei suoi due alfieri principali; poche settimane dopo i viola abbandoneranno i sogni tricolore. E di lì a poco si interrompe bruscamente anche la carriera fiorentina di Edmundo, rispedito in patria dopo soltanto una stagione e mezza contrassegnata da bizze e colpi di classe. Tornato protagonista in Brasile con le maglie di Vasco da Gama e Santos, approda a Napoli nel Gennaio del 2001 come salvatore della patria per cercare di salvare una squadra sull’orlo del baratro. Sono in cinquantamila al San Paolo per la sua gara d’esordio contro l’Udinese. Dopo trenta minuti di belle giocate, si ferma per un guaio muscolare. E quando ritorna è a mezzo servizio. La sua esperienza in azzurro dura pochissimo, appena sei mesi caratterizzati da una retrocessione e da appena quattro reti all’attivo. Ma in un periodo negativo per il calcio Napoli riuscì a riportare nella piazza partenopea la fantasia della grandezza, accolto come un re se ne andò quasi come un ladro lasciando una squadra dimessa ad una nuova retrocessione. Qualche anno dopo, l’allora allenatore partenopeo  Mondonico disse che Edmundo fu uno dei pochi a lottare e a credere nella salvezza. Probabilmente era tutto il resto della squadra che non andava, e il brasiliano voleva seriamente soltanto giocare e segnare per il Napoli. Fatto sta che nel 2002 Edmundo continua a stupire, trasferendosi prima in Giappone nel Tokyo Verdy poi per l’ennesima volta nel Vasco Da Gama facendosi notare più per qualche rissa in campo  che per le gesta calcistiche. Fluminense, Figuirense e Palmeiras le tappe conclusive di una carriera durata quasi un ventennio, terminata nel 2008 ancora una volta con il Vasco da Gama con il quale a 38 anni disputa una stagione importante coronata dal titolo di capocannoniere della Copa do Brasil.

 

90′s Legends – Edmundo Alves de Souza Neto (by Simone Clara)
  
90′s Legends – Edmundo Alves de Souza Neto (by Simone Clara)


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